Buongiorno, come al solito è venerdì, e questa è TEW #33.
Quiz della settimana: in quale paese circola più del 50% delle auto elettriche del mondo? a) India b) Cina c) Stati Uniti. La risposta in coda a questa email.✅
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La ricerca di batterie a elettrolita non metallico
È difficile immaginare una batteria senza metallo, ma è quello che sta cercando di fare un ricercatore della Louisiana State University Mechanical Engineering (LSU ME). Il professore associato Ying Wang sta lavorando su una batteria ricaricabile non metallica nella speranza di sostituire le batterie al litio.
L’elettrolita in una batteria al litio è un liquido organico che contiene sali di litio: esso riempie tutto lo spazio della cella di una batteria ed è ciò che consente il trasporto degli ioni di litio tra catodo e anodo.
I problemi delle batterie al litio
Le batterie agli ioni di litio hanno diversi aspetti critici:
il costo elevato;
il litio è un metallo scarsamente presente nella maggior parte dei paesi;
il litio richiede una grande quantità di acqua per la sua estrazione dalle miniere;
presentano rischi di infiammabilità nel caso di guasto o di surriscaldamento.
Un nuovo elettrolita
La soluzione di Wang prevede un elettrolita acquoso a base di sale di ammonio che potrebbe permettere maggior sicurezza, leggerezza, economicità, biodegrabilità e migliori prestazioni elettrochimiche. Wang spera che la batteria agli ioni di ammonio possa essere utilizzata anche nello spazio e il team è già in contatto con il personale della NASA. La batteria sarà testata in condizioni estreme come richiesto dalla NASA. [LSU]
Approfondisci
Produzione globale di veicoli elettrici: BYD supera Tesla
Il 2022 è stato un altro anno storico per i veicoli elettrici, con una produzione annuale che ha superato per la prima volta i 10 milioni di auto, un notevole incremento rispetto alla cifra di 6,7 milioni nel 2021.
BYD, con una crescita del 211% nel 2022, ha superato Tesla e diventa il primo produttore mondiale di auto elettriche. Di questo passo, BYD diventerà il primo produttore di automobili a raggiungere il traguardo di 2 milioni di auto elettriche prodotte in un anno.
Approfondisci, chi sono:
BYD, Tesla, Stellantis, Geely Auto, GAC Group, SAIC Motor, Changan Auto, Chery Auto.
Le vendite di auto elettriche sono in crescita esponenziale
Le vendite di auto elettriche hanno registrato un altro anno record nel 2022, nonostante le interruzioni della catena di approvvigionamento, l'incertezza macroeconomica e geopolitica e gli elevati prezzi delle materie prime e dell'energia.
La crescita delle vendite di auto elettriche è avvenuta nel contesto di mercati automobilistici a livello globale in contrazione: le vendite totali di auto nel 2022 sono diminuite del 3% rispetto al 2021.
La vendita di auto elettriche, inclusi i veicoli elettrici a batteria (BEV) e i veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) ) – ha superato i 10 milioni lo scorso anno, con un aumento del 55% rispetto al 2021.
Questa cifra – 10 milioni di veicoli elettrici venduti in tutto il mondo – supera il numero totale di auto vendute nell'intera Unione Europea (circa 9,5 milioni di veicoli) ed è quasi la metà del numero totale di auto vendute in Cina nel 2022.
Nel corso di soli cinque anni, dal 2017 al 2022, le vendite di veicoli elettrici sono passate da circa 1 milione a oltre 10 milioni. In precedenza ci sono voluti cinque anni dal 2012 al 2017 per far crescere le vendite di veicoli elettrici da 100.000 a 1 milione, sottolineando la natura esponenziale della crescita delle vendite di veicoli elettrici.
La quota di auto elettriche sul totale delle vendite di auto è passata dal 9% nel 2021 al 14% nel 2022, più di 10 volte rispetto al 2017.
L'aumento delle vendite di auto elettriche varia a seconda delle regioni e dei propulsori, ma rimane dominato dalla Cina. Nel 2022, le vendite di BEV in Cina sono aumentate del 60% rispetto al 2021 per raggiungere 4,4 milioni e le vendite di PHEV sono quasi triplicate a 1,5 milioni.
La Cina ha rappresentato quasi il 60% di tutte le nuove immatricolazioni di auto elettriche a livello globale. Per la prima volta nel 2022, la Cina ha oltre il 50% di tutte le auto elettriche sulle strade del mondo, per un totale di 13,8 milioni. Questa forte crescita è il risultato di oltre un decennio di sostegno politico, compresa un'estensione degli incentivi all'acquisto inizialmente previsti fino alla fine del 2022 a causa di Covid-19, oltre al sostegno non finanziario come come la rapida introduzione dell'infrastruttura di ricarica e le rigorose politiche di registrazione per le auto non elettriche. [Fonte: IEA]
Tesla vuole iniziare una guerra dei prezzi sui veicoli elettrici
La principale azienda di veicoli elettrici sta tagliando il prezzo del suo SUV di base al di sotto del prezzo medio americano. È uno scossone nella corsa ai veicoli elettrici e un segnale che Musk sta cercando una quota nella fascia di mercato inferiore.
Il modello Y, un SUV crossover, è stato il campione delle vendite tra i veicoli elettrici sul mercato interno americano lo scorso anno, vendendo circa 243.000 unità (al secondo posto il modello 3 di Tesla, con circa 200.000, mentre la Mustang Mach-E di Ford e la Chevy Bolt sono arrivate lontane terzo e quarto con circa 39.000 unità).
In quella che può essere descritta come una drammatica inversione di marcia, Tesla sta effettuando uno dei tagli di prezzo più drastici su un veicolo prodotto in serie nella storia moderna. La versione più economica della Model Y sarà ora venduta al dettaglio a $ 46.990, in calo da $ 52.630, circa $ 759 in meno rispetto al prezzo medio statunitense di un'auto o di un camion. Proprio la scorsa estate, la Model Y costava quasi $ 20.000 in più rispetto all'automobile media.
La riduzione dei prezzi coincide con l’uscita del rapporto sugli utili del primo trimestre di Tesla, che ha rivelato che i margini di profitto lordo, esclusi i crediti regolamentari, sono scesi nel trimestre da circa il 21% a poco meno del 16%. Musk ha detto agli investitori che la società sta "spingendo per volumi più elevati e una flotta più ampia... rispetto a un volume inferiore e un margine più elevato".
Dopo che Tesla ha abbassato i prezzi in Europa, la scorsa settimana il CEO di Renault ha dichiarato ai giornalisti che i tagli rappresentano "una sfida" e che la società sta ora "analizzando il [suo] posizionamento mercato per mercato".
I servizi segreti olandesi: grave pericolo dallo spionaggio industriale cinese
La principale minaccia alla sicurezza economica dei Paesi Bassi è la Cina, hanno scritto i servizi segreti olandesi in un rapporto annuale.
L’avvertimento è stato un fulmine a ciel sereno, visto che il paese asiatico è il primo partner commerciale olandese. Le ambizioni militari spingono la Cina a impossessarsi delle più importanti tecnologie occidentali. Come si legge nel rapporto, la Cina fa uso sia di mezzi legittimi - come investimenti, acquisizioni aziendali e collaborazioni accademiche - sia illegali, come lo spionaggio industriale.
Uno dei principali obiettivi di questa strategia predatoria è l’ASML, una azienda olandese fornitrice di macchinari per la fabbricazione di semiconduttori. In particolare questa azienda è la più avanzata al mondo nella produzione di impianti industriali per la litografia ultravioletta estrema, una tecnologia che consente la realizzazione di transistor di dimensioni incredibilmente piccole, fino a due nanometri. In questo settore la Cina è fortemente dipendente dall’estero poichè la sua tecnologia è molto arretrata: i macchinari prodotti dalla azienda cinese più avanzata, la Shanghai Micro Electronics Equipment, permettono attualmente di produrre processori non più piccoli di novanta nanometri.
In conseguenza dell’allarme lanciato dal rapporto, il governo olandese ha imposto nuove restrizioni all’esportazione di tecnologie collegate alla produzione di semiconduttori, dando così seguito alla medesima decisione presa dagli Stati Uniti nell’ottobre 2022. Il 31 marzo il suo esempio è stato seguito dal Giappone.
I metalli più costosi utilizzati nelle batterie per automobili
Fino al 2021 il metallo per batterie più costoso era il cobalto, ma dall’anno scorso i prezzi del litio hanno subito un massiccio incremento, portandosi verso i massimi storici.
Una tonnellata di carbonato di litio, una delle forme di litio utilizzate nelle batterie, ora costa più di $ 80.000, quando nel 2021 esso aveva un costo di circa $ 6.500.
I prezzi del carbonato di litio sono aumentati del 496% nel 2021 e di oltre il 100% da inizio anno a novembre 2022. Quest'anno le forniture di litio sono state colpite dalla siccità in Cina, dove alcune fabbriche sono state temporaneamente chiuse a causa della carenza di energia idroelettrica.
L'alto costo del cobalto, d’altra parte, è invece attribuibile alla estrema concentrazione della sua offerta: circa il 70% della produzione globale di cobalto estratto proviene infatti dalla Repubblica Democratica del Congo (RDC).
A parte il rame, la maggior parte dei metalli più costosi presenti nelle batterie vengono utilizzati per costruire il catodo. Il catodo è probabilmente la parte più importante della batteria, quella che determina prestazioni, longevità e autonomia. In media, il catodo rappresenta il 51% del costo di una cella di batteria agli ioni di litio, in gran parte a causa dei metalli che contiene.
Dopo essere diminuiti dell'89% dal 2010 al 2021, i prezzi delle batterie agli ioni di litio sono aumentati nel 2022, secondo le ricerche di BloombergNEF.
In termini di transizione verso la mobilità elettrica, è chiaro che i prezzi più elevati dei metalli delle batterie potrebbero alla lunga condurre a un aumento del costo del veicolo elettrico medio, diventando potenzialmente un ostacolo all'adozione dei veicoli BEV. Di conseguenza, un aspetto cruciale per mantenere l’impulso all’adozione della mobilità elettrica, sarà la capacità di aumentare le forniture dei metalli per batterie e la successiva stabilizzazione dei prezzi.
Le previsioni del Fondo Monetario Internazionale
Il Fondo monetario internazionale ha ridotto di 0,1 punti percentuali le sue previsioni di crescita per l'economia mondiale nel 2023. Secondo il suo ultimo World Economic Outlook, pubblicato martedì, l'organizzazione prevede ora che il prodotto interno lordo globale cresca del 2,8% quest'anno, in calo rispetto alle previsioni di gennaio del 2,9%.
La risposta al quiz: b) Cina.