TEW #29 - La tecnologia sta mangiando il mondo
Cosa ci ha portato la tecnologia, di buono e di cattivo, questa settimana
Buongiorno, è venerdì, e questa è TEW #29. ✅
📗 La newsletter di oggi è lunga 1304 parole e richiede 10 minuti per la lettura.
🔥 L’argomento tecnologico più caldo di questi mesi è senza dubbio l’intelligenza artificiale (AI). Da questa disciplina, un tempo confinata ai film di fantascienza, cominciano a nascere numerose applicazioni. Molte altre ce ne aspettiamo ed esse sicuramente saranno al centro della nostra futura vita tecnologica. Comincerò ad occuparmene più spesso da questo numero di TEW.
Altra novità che noterete è la sperimentazione di una forma più agile per questa newsletter perchè ho notato che tutti noi facciamo sempre più fatica a trovare il tempo da dedicare a letture molto lunghe.
Come sempre, se qualcuno di voi è iscritto per errore e non è interessato al mondo che ruota intorno alla tecnologia, qui un ben VISIBILE 😁 bottone per non ricevere più questa e-mail:
Se invece volete sponsorizzare 😉 uno dei prossimi numeri di TEW (1880 iscritti), parliamone .
1️⃣ Sensori AI
Useful Sensors è una startup che si è proposta la missione di produrre sensori con AI incorporata.
Il loro primo prodotto è PersonSensor, un piccolo modulo hardware capace di sentire la presenza delle persone, misurare la loro distanza dal sensore ed eseguire il riconoscimento facciale.
Le prime applicazioni comprendono i chioschi digitali, che possono uscire dallo standby quando si avvicina un utente; i ventilatori, che si orientano automaticamente verso le persone più vicine e i televisori, che possono avere un menu utilizzabile a gesti.
Nel sito web del produttore potete trovare un paio di video interessanti.
2️⃣ Software Open Source
Il report annuale pubblicato da Github (il servizio di hosting dedicato agli sviluppatori di software) evidenzia una crescita inarrestabile del software open source.
Esso è diventato così importante che alcuni dei più popolari progetti ospitati su Github sono a cura di giganti del software commerciale quali Microsoft e Google.
Se ne parla su TechGoggler.
3️⃣ Il mondo tech licenzia
Dopo anni in cui le aziende tecnologiche sembravano conoscere solo fasi di espansione, con un continuo incremento delle assunzioni, ora sembra giunto il tempo delle ristrutturazioni.
Twitter, Google, Salesforce, Amazon sono solo alcuni dei grandi nomi del tech che stanno licenziando (tanto).
E anche in questo caso, la pandemia che abbiamo attraversato sembra essere uno dei colpevoli.
Durante il periodo nero del COVID-19 c’è stato un boom del commercio online e di tutti i servizi legati allo smart working: ma oggi siamo tutti tornati in presenza e le stime di crescita dei giganti tech devono essere riviste al ribasso. [Il Sole 24 ore]
4️⃣ AI anche in agricoltura 🌾
Il progetto FarmVibes è il nuovo strumento tecnologico creato da Microsoft per aiutare gli agricoltori a ottenere raccolti più ricchi e costi inferiori. Tutti gli strumenti AI del progetto sono stati pubblicati open source.
Il primo prodotto pubblicato open source è FarmVibes.AI. Si tratta di un insieme di algoritmi in grado di guidare l’agricoltore in tutte le fasi del suo lavoro, da quelle precedenti la semina a dopo il raccolto.
Questi algoritmi AI sono capaci, ad esempio, di prevedere le giuste quantità di fertilizzanti ed erbicidi e dove applicarli, prevedere le temperature e la direzione del vento per una semina e irrigazione mirata, suggerire l’ideale profondità nel terreno alla quale piantare i semi in base alla umidità, e molto altro.
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5️⃣ Si è concluso COP-27 🏭
Il summit tenutosi a Sharm el-Sheikh si è concluso con risultati tutto sommato deludenti.
Si è raggiunto uno storico accordo per l’istituzione di un fondo allo scopo di compensare economicamente i paesi più poveri per i danni climatici causati dai paesi più ricchi.
Ma, non vi è stato alcun rafforzamento del proposito di limitare l’uso dei combustibili fossili quali fonti energetiche.
L’istituzione del fondo risarcitorio, d’altra parte, è rimasta piuttosto vaga, rinviando i dettagli operativi a nuova una commissione che ne riferirà l’anno prossimo al COP-28.
La speranza di poter inserire nel testo finale del summit una clausola per la graduale eliminazione o riduzione dei "combustibili fossili" è stata frustrata dalla invalicabile opposizione dei paesi produttori di petrolio, in primis l’Arabia Saudita e la Russia.
L’impressione è che passeranno ancora diversi anni prima che i paesi più colpiti dal cambiamento climatico vedano il primo dollaro.
6️⃣ Questa volta è sicuro: ci libereremo dalle password 🔑
La nuova alternativa è nota come passkey. Genericamente, questo termine si riferisce a vari schemi per l'archiviazione delle informazioni di autenticazione nell'hardware, un concetto che esiste da oltre un decennio.
Ciò che è diverso ora è che Microsoft, Apple, Google e un consorzio di altre aziende si sono accordati su un unico standard passkey guidato dalla FIDO Alliance.
Non solo le passkey sono più facili da usare per la maggior parte delle persone rispetto alle password; sono anche del tutto resistenti al phishing delle credenziali e ad attacchi simili mirati all’acquisizione dell'account.
Come funzioneranno? Quando a un utente verrà chiesto di accedere a un'app o a un sito Web, l'utente approverà l'accesso con lo stesso riconoscimento biometrico (Touch ID, Face ID o altri) o PIN di cui dispone per sbloccare il dispositivo (telefono, computer o chiave di sicurezza). L'app o il sito Web possono utilizzare questo meccanismo anziché il nome utente e la password tradizionali (e non sicuri).
“Gli utenti non avranno più bisogno di registrare ogni dispositivo per ogni servizio, come è stato in passato", ha dichiarato Andrew Shikiar, direttore esecutivo di FIDO. "Abilitando la sincronizzazione sicura della chiave privata su un cloud del sistema operativo, l'utente dovrà registrarsi solo una volta per tutti i suoi dispositivi". [Wired]
7️⃣ Le navi da carico viaggeranno ad ammoniaca? 🚢
Alla COP-27 è nato il progetto Green Shipping Challenge che mira ad accelerare il processo di adozione di carburanti verdi per le navi al posto di quelli derivati dal petrolio. Un’idea che sta prendendo corpo è quella di utilizzare l’ammoniaca.
Composta da idrogeno e azoto, non emette CO2 quando viene bruciata
A parità di volume permette di immagazzinare più energia delle batterie e dell’idrogeno
Invece, l’idea di usarla come co-combustibile (insieme al carbone) nelle grandi fornaci o nelle centrali termoelettriche non sembra percorribile.
I costi. E’ stato calcolato che utilizzando il 20% di ammoniaca, le centrali termoelettriche affronterebbero un costo maggiorato del 24% rispetto al carbone;
Termodinamica. L’energia necessaria a produrre l’ammoniaca sarà sempre maggiore di quella che potrà poi generare nelle centrali;
Secondo Recharge, una pubblicazione commerciale per l’industria delle energie rinnovabili, ci vogliono 14,38 megawattora (MWh) di energia per produrre una tonnellata di ammoniaca verde;
Bruciare quella tonnellata produce 5,16 MWh di elettricità per il consumo, un terzo di quello che serve per produrla.
Se poi la tonnellata di ammoniaca viene usata in una centrale a carbone, il rendimento scende ulteriormente a 1,96 MWh, “rendendolo un metodo incredibilmente inefficiente per produrre elettricità”, scrive Recharge;
Bruciando, l’ammoniaca emette ossido di azoto (più familiarmente noto come gas esilarante), un gas serra 298 volte più potente della CO2, anche se queste emissioni possono essere catturate prima di essere rilasciate nell’aria.
8️⃣ Rifiuti di plastica: i maggiori produttori
Il mondo genera 350 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica. Di questi, circa 70 milioni non vengono riciclati (MPW, mismanaged plastic waste) ma finiscono in discariche illegali o negli oceani. I maggiori produttori di MPW:
Da notare, tuttavia, che questi numeri comprendono anche la plastica che questi paesi importano dai paesi ricchi
Fino al 2017, la Cina era il più grande importatore di rifiuti di plastica dall'estero, rappresentando circa il 50% delle importazioni globali di rifiuti di plastica. In seguito, ha imposto un divieto di importazione su quasi tutti i tipi di rifiuti di plastica, con conseguente calo del commercio globale di rottami di plastica.
Nel 2019, le Filippine hanno rispedito 69 container di rifiuti di plastica in Canada, unendosi ad altre nazioni nel respingere i rifiuti provenienti dai paesi ricchi.